martedì 25 dicembre 2012

Domandine Natalizie!

Oggi è Natale gente! (ma va?)
Quindi iniziamo con gli auguri, ovviamente sotto forma di immagine rubata da Tumblr (lo so, lo so, scusatemi sono ripetitiva, ma AMO quel sito e le sue immagini. Ora e sempre Tumblr spacciatore di immagini. Crea dipendenza.)



A proposito QUI c'è il link al mio immagineblog di Tumblr!

Ora, ieri notte non riuscivo a dormire e persino il buio della mia cameretta non è riuscito a conciliare il sonno. (Elementare Watson, come posso pretendere di dormire bene almeno la notte di Natale?) Mentre pensavo stesa nel letto mi sono venute in mente una serie di domande natalizie. Here we go:

PICCOLE DOMANDE DI NATALE:

- Con che coraggio si dice ai bambini che Babbo Natale non esiste? Probabilmente se mai dovessi avere dei figli e questi un giorno dovessero chiedermi se il Babbo esiste, andrei nel panico e scapperei a gambe levate. Con che cuore si dice che non c'è nessun vecchietto pasciuto vestito di rosso che lavora solo una volta l'anno? Che non c'è nessuna slitta trainata da nessun branco di renne parlanti che planano sui tetti? Che non c'è nessun elfo vestito di verde che lavora nella fabbrica di giocattoli?

- Se gli elfi fossero stati veri avrebbero avuto un sindacato elfico per tutelarli contro lo sfruttamento?

-Tutte le letterine che noi bambini speranzosi con le gote arrossate dal freddo imbucavamo con destinazione "Polo Nord, Lapponia (si avevo le idee geografiche confuse) Casa di Babbo e Mamma Natale, numero 1" dove sono finite? Sono accumulate in qualche torbido ufficio delle Poste Italiane?      Qualcuno con l'animo del Grinch ci si accende il camino?

Si nota che sono stata turbata irrimediabilmente dalla scoperta della sua non esistenza? Era tutta una lurida bugia ahimè!

- Qualcuno ha visto la pubblicità della Coca Cola quest'anno? Io non l'ho vista, è sparita, saranno stati licenziati gli addetti al marketing natalizio della bevanda con le bollicine? La crisi avrà fatto tagliare via le scene con il Babbo ubriaco? (aveva il naso di un rosso sospetto, sembrava davvero ubriaco) Suvvia non si può lesinare sulla pubblicità natalizia per eccellenza! Suvvia e smettetela con quel gran burlone di sta cippa che mette la coca cola zero nel bicchiere della coca cola normale! E se io amassi alla follia la coca cola solo per la sua componente grassa?

"nessuno scoprirà mai che nella bottiglia c'è whiskey doppio malto!
Sono o non sono un genio?"


- Altri pilastri del Natale che sono spariti sono: "Mamma ho perso l'aereo", "Balto", "Il grinch". Stamattina in televisione hanno dato POLLICINA. Pollicina, non so se mi spiego.  Com' è che non hanno ancora fatto nessuno di questi capisaldi delle festività?  Balto, ti piango ogni giorno. Ti ho amato tutti gli anni, ti prego torna in tv, tu e tutti i tuoi quattordicimila sequel.

"Quest'anno non mi vogliono far tornare in Tv!
 Bene allora scorticherò tutti gli alberi!"


- Come ci si mette a dieta a Natale? In realtà a questa domanda ho trovato una risposta.
Non mettersi a dieta. Diamo libero sfogo a tutta la passione famelica che ci assale di fronte a pandori ricoperti di polverina bianca e succulenti cotechini. Che ce ne frega!

- Ai bambini di oggi cosa viene regalato? Io ho stilato la top three dei regali più belli che ho ricevuto quando ero una piccola ingenua La Cla.

1: GIRA LA MODA

Non ero in grado di usarla, facevo dei gran pastrocchi perchè invece di passare delicatamente i colori sui rilievi, strofinavo convulsamente i pastelli a cera su tutto il foglio, in preda ad un raptus artistico. Non troppo artistico a dir la verità.
Tra l'altro le mise che uscivano fuori dalle varie combinazioni di indumenti lasciavano molto a desiderare.

2: IL GAME BOY COLOR


Chi non ha mai desiderato un Game boy color? Era l'oggetto del desiderio di tutti i pargoli. Io ci ha sbavato dietro per circa 3 lunghi e sofferti anni prima di ottenerlo. Nel frattempo rubavo giocavo con quello di un bambino che poi sarebbe diventato la mia prima cotta.  L'unica cassettina che ho avuto era quella di Harry Potter e la pietra filosofale e avevo una fifa blu di arrivare a combattere contro Voldemort.


3: LA FABBRICA DELLE BAMBOLE vs LA FABBRICA DEI MOSTRI.

  vs   



Fabbrica delle bambole. Da i brividi se ci pensate, sembra il nome di un film horror. Comunque ho avuto un losco passato da maschiaccio e avrei preferito la fabbrica dei mostri, ma mi venne regalata quella delle bambole. Poco male visto che il mio migliore amico dell'infanzia ricevette lo stesso anno quella dei mostri e quindi le boccette del liquidino per fare le inquietanti bambole venivano usate per creare ragni e serpentini .
Facevamo certi scherzi che all'epoca ci sembravano epici. 


Bon, vi lascio con una chicca presa dal tubo, io ho riso per mezz'ora!
BUON NATALE  A TUTTI!



giovedì 20 dicembre 2012

Bilancio di fine anno anticipato, causa: Maya.

Va bene, domani dovrebbe finire il mondo, facciamo il bilancio dell'anno, e facciamolo ora, mentre madre è impegnata a guardare "Vi presento Joe Black" accanto a me.

Non è che la prospettiva che il mondo finisca domani mi entusiasmi, ma credo che non sia ben vista da molte altre persone, tranne magari quelle depresse, delle quali tra le altre cose fa parte anche la sottoscritta, ma è solo un dettaglio sicuramente trascurabile.

Ma perchè poi Brad Pitt aveva quei capelli? Era autorizzato ad avere quei capelli?  Erano legali così biondicci con la ricrescita nera e la riga in mezzo? Ma forse erano altri tempi, e doveva sembrare anche piuttosto figo ai suoi tempi.

Ha un po' la faccia da bamboccione, ma io non dovrei parlare perchè nella fase trash della mia esistenza, cioè la maggior parte l'adolescenza avevo il suo poster appeso sull'anta dell'armadio.

Dicevamo, il riepilogo. Non è che ho un granchè da dire. E perchè scriverci un post allora? Sembrerebbe una cosa senza senso, ma in realtà è che le cose senza senso sono il mio forte. Quindi lo faccio per coerenza.

Dunque RIEPILOGHIAMO:
Ho fatto qualche esame, mi è venuta l'orticaria per lo stress, ho fatto dello shopping da saldo molto soddisfacente, e quindi ricordiamo il lieto evento con qualche fotina:




Ho tentato invano di perdere un po' di tessuto adiposo che però è rimasto tenacemente ancorato al mio corpo, procurandomi dapprima un forte moto di odio e poi una cupa rassegnazione. Avrò il corpo grasso ora e sempre, nei secoli dei secoli.

Ho realizzato di avere due problemi:

numero 1: mania del collezionismo. Spesso compro le cose in serie. Se in un certo periodo sono ossessionata da un determinato prodotto, per tutto un certo tempo x (molto variabile, può durare mesi, come giorni, come anni e non ho ancora capito se dipende dalla quantità o effettivamente dalla qualità delle cose che voglio) comprerò quasi esclusivamente quel prodotto. I miei occhi cercheranno bramosi sugli scaffali dei negozi quella cosa e non saranno soddisfatti finchè non l'avranno localizzata. Dopodiché la comprerò.

Per esempio quest'anno ho comprato un numero spropositato di mascara, perlopiù Kiko. 


Questo è il mio arsenale di mascara al completo.


Poi ho comprato moltissime mutandine di pizzo e satin. Non so se questo sia un modo suggerito dal mio inconscio per compensare il fatto che non si batte chiodo. Ne ho il vago sospetto. Molto vago. Sarà mica una forma di autolesionismo?

oysho


Infine c'è stato il periodo dei libri e ne sono ancora dentro. Infatti la settimana scorsa ne ho comprati altri 4 e ne ho preso persino uno in prestito dalla biblioteca e sentivo i brividi dell'eccitazione scorrermi sulla pelle mentre guardavo tutti quei libri adagiati dolcemente sul comodino. 





Numero 2: sono tricotillomane a quanto pare. Secondo google. Non in maniera grave, solo di tanto in tanto. Così per sport.  Perchè se dovevo avere una mania, non so, non poteva essere qualcosa di utile come la mania del segnarsi tutti gli appuntamenti sul calendario o chessò quella dell' ordine (no in realtà le persone troppo ordinate mi creano un profondo senso di sconcerto). No, io dovevo avere una mania per la quale nei momenti di maggiore stress io mi pastrocchio capelli e ciglia. 

Poi mi hanno allegramente spezzato il cuore e dopo una prima fase di sconfinata tristezza sconfinata ho capito delle assolute verità sull'amore che ora reputo irrevocabili e me le dovrò ricordare la prossima volta che avrò un qualche inciucio. (ci sarà una prossima volta, vero? VERO?)

Poi non sono successe molte cose degne di nota. Certo ci sarebbe da dire che ho assaporato la divina e leggiadra bontà del gelato al Grisbì al limone e che ho giocato finalmente a bowling esaudendo così il desiderio ancestrale di giocare a buttare giù i birilli con una palla (per inciso è un retaggio di un'infanzia spesa a guardare i Flinstones).

Ho persino pattinato sul ghiaccio dimostrando la stessa bravura della Carolina Kostner (non è vero) (non c'era bisogno di specificarlo vero?) (no, non credo) (a mettere tutte queste parentesi sembra che io stia facendo un discorso da sola) (forse è perchè scrivo a notte fonda e allora il sonno mi da alla testa) (come si esce dal tunnel delle parentesi?) (no ora smetto) (smesso)

Sono anche tornata nella mia città natale per qualche giorno.

A ottobre il nostro Pinky Blog ha fatto un anno e noi non lo abbiamo festeggiato.
Rimediamo:
happy birthblogday, pinky swear! 



Ah si c'è anche quella simpaticissima febbre alta che mi sono beccata quest'estate e tutti gli innovativi metodi sperimentati per uscire nonostante tutto, per infine quasi collassare in strada.

Tutto sommato è stato un bell'anno dai!

lunedì 17 dicembre 2012

I'm getting re-wired.


- Senta un po', -dissi. - Sa le anitre che stanno in quello stagno vicino a Cen­tral Park South? Quel laghetto? Mi saprebbe dire per
 caso
dove vanno le anitre quando il lago gela? Lo sa, per caso? -Mi rendevo conto che c'era soltanto una probabilità su un milione.
 Lui si girò a guardarmi come se fossi matto. - Che ti salta fai testa, amico? - disse. - Mi prendi per fesso?
 - No, mi interessava, ecco tutto.                                                                       
                                                                             -Il giovane Holden, Salinger.





Vecchi pensieri impolverati nella luce fioca di un lampione, proprio fuori davanti al finestrino appannato della macchina.
Le rivelazioni in quella macchina, sempre di notte. Le idee che di notte sembrano sempre migliori.
A volte lo sono davvero. A volte restano anche di giorno e sembra di poterle afferrare, mentre il resto scivola via, finalmente, tranquillamente, come quando si immerge una mano nell'acqua e poi la si tira fuori, grondante e fresca di nuovo.
Lasci le chiavi nel quadro, spegni la radio e il silenzio è tutto lì, per te.
Ha quasi un suo odore, lo respiri perfino.