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mercoledì 9 maggio 2012

un post che potete non leggere

Stavo pensando che la fighitudine di una persona deriva per la maggior parte dai capelli. Cioè stasera sono uscita dalla doccia e mi sono buttata un po' di aria calda sui capelli e...pum magia, piega perfetta, di quelle che se le vedi pensi con sufficienza "seh sarà andata dal parrucchiere stamattina". No davvero, zero crespo, riga dritta che madreh è fiera di me perchè me la sono fatta da sola (non mi prendete in giro, a me la piega esce sempre uno schifo, tortuosa come una strada di montagna ), lucidi che se ti ci metti con la carta argenta ti ci abbronzi pure. Oh mamma quanto ero figah, e pure con gli occhiali.

Ovviamente non devo uscire e non ho in programma di farlo prima di qualche giorno, quando la magia che aleggia intorno ai miei capelli sarà svanita e io tenterò in modi poco ortodossi (ergo creme,piastre,pettini con cristalli del madagascar che rilasciano proteine che blablabla) di recuperarla. Però stasera avrò il letto più soddisfatto dell'isolato, perchè tutti i letti vorrebbero una ragazza con dei capelli belli come i miei a dormirci sopra.

Comunque stasera avevo voglia di scrivere di cose inutili, insomma dovrei aggiornarvi sulla mia nuova morbida tutina in puro poliestere 100 % vero, ma capitemi, è sera e le foto non escono bene, i colori escono confusi e poi non l'ho ancora stirata, quindi stasera niente recensioni su acquisti che scatenano l'entusiasmo delle mie cellule e niente chiacchiere sugli outfits che ne possono uscire fuori.

Cattiva blogger, cattiva!

Voglio scrivere una lista delle cose che voglio o voglio fare. Cose la cui inutilità è talmente palese che hanno un fascino prorompente.

- usare la parola prorompente
- la palette di colori che si usa per decidere il colore dei muri, nei toni pastello (è per la cromoterapia, roba seria)
- le lettere adesive che ho incollato dappertutto quando ero piccola
- puzzle 3D di un qualche monumento oppure quello sferico del mondo
- i giochetti dell'ovetto kinder della serie dei gatti egiziani del deserto, qualcuno li ricorda? la confezione era a forma di piramide. Voglio pure quella
- usare il telefono di juno
- capire come fanno gli uccelli a volare contro il sole senza accecarsi
- alzarmi la mattina, aprire la finestra contro il cielo azzurro e fare colazione in giardino
- un'anguria quadrata (w gli ogm)

basta la mia idiozia non ha limite, quindi la lista continuerà nelle prossime puntate,
My list will go on.


venerdì 2 dicembre 2011

il complesso della frangetta

Avete presente quando un bel giorno vi svegliate e sentite improvvisamente un impellente bisogno di cambiare qualcosa nella vostra vita e allora la scelta ricade inevitabilmente sui quattro peli che vi crescono in  testa? Ecco.

Mercoledì mattina mi sono lanciata impavida verso un nuovo taglio di capelli, ignara del risultato finale. Appena entro mi siedo sul bel divanetto in pelle in attesa del mio turno…passa un quarto d’ora...mezz’ora…lascio la quinta rivista sbuffando e mi guardo intorno…tre quarti d’ora…prendo coraggio e mi rivolgo alla tipa:
 “ma quanto c’è da aspettare per il taglio?” faccio io col tono più gentile che mi potesse uscire
“avevi prenotato?”
“si”
“finisco il colore alla signora e faccio te”  sbotta lei.

Lei. Che poi  aveva anche i capelli di uno strano rossiccio tendente al fuxia e un taglio spaventosamente asimmetrico e mi è venuta paura che si sarebbe vendicata per la mia insolenza facendomi un taglio come il suo. Comunque dopo un altro quarto d’ora di gossip vecchio di mesi su pagine lucide che non riesci a girare, ecco che arriva il grande momento:

“allora come li  vuoi???”
“mmm..avevo pensato ad un caschetto non troppo corto con un po’ di frangetta…ma non sono del tutto sicura sulla frangetta…insomma non so come starebbe sul mio viso…”
“quindi vuoi il carrè??? (perché non lo si può  chiamare caschetto,non è fèscion) ma a taglio pari o sfrangiato???”
“sfrangiato e….(attimo di titubanza) … e facciamo anche la frangia,dai!”

Detto icciò inizia a sforbiciare e a me sembra tanto che lei abbia la stessa euforia di Edward mani di forbici quando scopre che del tagliar capelli ne può far arte.

Intanto vedo le ciocche dei miei bei capelli che cadono sul mantello blu elettrico in cui mi ha avvolta. A ogni ciuffo che scende la mia ansia sale…”e se poi non mi piacciono? già ho gli occhi piccoli, ora la mia faccia diventerà un obrobrio”   “oddio e se la frangia mi fa la faccia a luna, rotonda come una forma di parmigiano reggiano?”    “omammachecazzostofacendo”. (and so on)

Dovete poi immaginare l’effetto che ha una frangetta quando i capelli sono bagnati e tendono ad appiccicarsi alla testa e quindi prendono la forma del cranio. Se poi aggiungete il fatto che ero seduta davanti ad uno di quegli specchi con le luci a led che evidenziano  ogni singolo difetto e non ero neppure truccata (perché giammai andare dalla parrucchiera truccata che poi lava via dal contorno faccia tutta la chilata di fondotinta) allora potrete immaginare la mia disperazione.

Già contemplavo il ritiro sociale, pensavo a quali libri avrei letto e quali film avrei visto aspettando di poter avere una capigliatura da mostrare in pubblico senza vergogna, che la tipa dal taglio sbilenco ha già finito di asciugare e fare la piega e mi dice:
“allora, che ne dici? Ti piace?”

Timidamente alzo lo sguardo e…

Ohuch,non potrò più farmi foto…però dai non è proprio da ritiro sociale…mmm no valà non è malaccio se evito di fare smorfie…è addirittura passabile…cazzo se faccio questo sguardo sono quasi carina…magari con un po’ di trucco che allarga gli occhi potrei sembrare davvero davvero carina…mmm…mi piace! Yeah!

A casa i fantagenitori hanno detto che sto benissimo, ma sospetto che sia perché avevo lo stesso taglio a 5 anni e quindi li riporta agli anni '90 e li fa sentire ancora ciovani ; mia sorella ha fatto una faccia schifata e ha detto che non mi parlerà più finchè non mi ricresceranno,  ma il face-to-face con il resto del mondo per ora è andato bene (credere o non credere a quello che mi hanno detto? that’s the question!).

Io per il momento so solo che ho giurato fedeltà eterna  a piastra e spazzola arrotondata tutte le mattine. Il male è che  forse dovrò anche convertirmi alla lacca che lascia i capelli appiccicati e duri e la odio, ma almeno non fa andare le punte all’insù. Che poi sembro Bree delle desperate housewives solo con il frangettone fricchettone.

Quando invece le punte fanno il loro dovere e stanno come dico io, sembro Anna Wintour, soprattutto se metto gli occhialoni a mosca.



ve lo giuro.

                                                        -Cla-